Resoconto della manifestazione a Torino

“Manifesto dei 500 insegnanti e genitori per il ritiro della riforma dei cicli”

Resoconto della manifestazione del 24 marzo 2001

Sabato 24 marzo, a sole tre settimane dall’incontro tenuto alla Galleria d’Arte Moderna, parecchie centinaia di insegnanti e genitori hanno partecipato alla festosa e colorata manifestazione promossa dal “Manifesto dei 500” lungo le vie del centro di Torino e ripresa con grande rilievo dai mass media locali e nazionali.
Un primo annuncio dell’iniziativa in programma l’ha dato il Gazzettino Radio Rai intorno alle 7,30 del mattino, successivamente, mentre la folla si concentrava in piazza Arbarello, le telecamere di Rai 3 e della televisione locale Videogruppo documentavano la costante crescita di persone nella strada. Nel pomeriggio di sabato (precisamente alle 17) persino il Tg 1
dedicava un servizio alla nostra manifestazione, mentre Rai 3 trasmetteva in tutte le edizioni del Tg regionale le immagini della giornata.
Lungo il percorso erano presenti anche i giornalisti di “Repubblica” e de “La Stampa” che l’indomani hanno riportato la notizia.
Tra la folla dei partecipanti, si scorgevano striscioni e cartelli con i nomi di decine di scuole non solo di Torino, ma anche di altri centri della provincia: da Grugliasco a Venaria, da Mappano a Rivoli; particolare interesse ha destato inoltre la presenza di una folta delegazione di docenti e di genitori provenienti da diversi paesi della provincia di Milano.
Un episodio curioso e incoraggiante al tempo stesso, che lascia comprendere quanto diffuso sia il malumore tra la gente è stato quello accaduto ad un certo punto in via Roma, quando un gruppetto di genitori che passeggiava con i propri bambini sotto i portici, dopo aver letto il volantino che veniva distribuito si è unito al corteo sino all’arrivo in piazza Castello.
Il bilancio dell’iniziativa, organizzata in sole due settimane, è dunque ampiamente positivo; in pochi giorni il nostro movimento ha più che raddoppiato le presenze contro la riforma dei cicli e inoltre si è guadagnato l’attenzione e il rispetto dei mass media.
La presenza di tante famiglie, di tanti maestri e professori, molti dei quali iscritti ai sindacati, conferma ancora una volta quanto sinora il “Manifesto dei 500” ha detto: è urgente che CISL e SNALS, che hanno già dato la propria disponibilità, uniscano le forze per fermare questo scempio, CONVOCANDO al più presto una manifestazione nazionale a Roma, insieme ai
COBAS e alla GILDA. Il corteo di sabato 24 marzo è stato da questo punto di vista il primo passo verso lo sciopero generale ed una mobilitazione nazionale a Roma, in difesa dell’istruzione pubblica.

Davanti alla folla giunta in piazza Castello, Lorenzo Varaldo, uno dei coordinatori del “Manifesto dei 500” ha ricordato come sui cicli manchi ancora al governo il parere (sia pur consultivo) del Consiglio Nazionale della Pubblica Istruzione, al cui interno i sindacati sunnominati sono maggioritari. Inutile dire che guardiamo tutti con attenzione a quel voto.
La frequenza con cui fioriscono iniziative sempre più allargate di informazione sul problema, le continue richieste di spiegazione su ciò che sta accadendo da parte di genitori e insegnanti, testimoniano quanto ampi siano ormai il disagio e la protesta dinanzi a questa legge che finora ha avuto il suo punto di forza proprio nella “congiura del silenzio e della massima disinformazione”. Gli slogan gridati lungo i due chilometri di percorso della manifestazione sono stati dunque la sirena d’allarme che chiama tutti a raccolta per la difesa di un bene che va custodito e sviluppato: la scuola pubblica.
Il successo dell’iniziativa torinese lo dimostra: questa legge si può e si deve fermare!

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