NO alla divisione

“Manifesto dei 500 insegnanti e genitori per il ritiro della riforma dei cicli e la difesa della scuola pubblica”

NO alla divisione:
una sola manifestazione nazionale a Roma, là dove si decide, per dire “Ritiro del decreto applicativo, abrogazione della “riforma” Moratti”.

Lettera Aperta

alle segreterie nazionali di CGIL-CISL e UIL, al “Tavolo bolognese per la difesa della scuola pubblica” e al “Coordinamento Nazionale per la difesa del Tempo Pieno”

Carissimi,
voi siete gli organizzatori e i promotori di due manifestazioni nazionali convocate nella stessa data, il prossimo 29 novembre.

Per più di un anno noi ci siamo battuti per un’unica grande manifestazione nazionale per l’abrogazione della riforma Moratti e negli ultimi mesi per il ritiro del decreto applicativo che istituisce il tutor e distrugge il Tempo pieno, la titolarità degli insegnanti, i programmi nazionali.
Su questa base migliaia e migliaia di insegnanti, genitori, RSU, eletti nelle istituzioni di tutta Italia hanno sottoscritto appelli, votato decine di mozioni nelle assemblee, sostenuto le delegazioni che sono andate più volte dai dirigenti sindacali.
Il 26 settembre scorso migliaia e migliaia di insegnanti e genitori hanno manifestato a Bologna, a Roma, a Torino e in altre città, mentre in occasione dello sciopero generale contro la “riforma” delle pensioni del 24 ottobre, decine di migliaia di lavoratori e cittadini hanno ribadito con striscioni e slogan “ritiro del decreto, abrogazione della “riforma”, unità”.

 

La volontà di tutti è quindi chiara: unità, una sola manifestazione nazionale là dove si decide, per l’abrogazione della legge, per il ritiro del decreto.

E’ nel rispetto di questa volontà e del mandato espresso in tutta Italia che ci indirizziamo a voi: a chi può giovare la divisione? A chi può giovare il disorientamento a cui si rischiano di portare gli insegnanti, i genitori, i cittadini di fronte alla convocazione di due manifestazioni distinte?
Non è esattamente in questo modo che tante altre volte il governo ha avuto buon gioco nel far passare i suoi piani?

Voi tutti lo sapete: per la scuola pubblica italiana il momento è grave.

Se questo decreto fosse applicato, le fondamenta della scuola italiana sarebbero pesantemente minate.
Non è questo il momento di dividersi. Gli insegnanti, i genitori sono uniti: sarebbe incomprensibile non realizzare nell’unità con tutti i sindacati una sola manifestazione che può portare a Roma decine e decine di migliaia di persone.

Ai dirigenti sindacali diciamo: prendete posizione per il ritiro del decreto, per l’abrogazione della “riforma”. Realizzate ora l’unità su questi punti.
Agli amici di Bologna diciamo: unitevi nel chiedere che una sola grande manifestazione si realizzi il 29 novembre, a Roma, per l’abrogazione della “riforma”, per il ritiro del decreto.

Certi che si possa finalmente realizzare l’unità per imporre uno stop al governo, confidiamo nella capacità di tutti di lavorare in questa direzione.

“Manifesto dei 500”

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