Lettera ai dirigenti sindacali di CGIL-CISL-UIL-Scuola, SNALS, COBAS, GILDA

Torino, 4 giugno 1999

Cari colleghi sindacalisti,

qui allegata trovate la “Lettera Aperta ai Deputati e ai Senatori” che il nostro Comitato Nazionale ha approvato il 29 maggio.

Il nostro incontro è stato molto significativo e importante, sia per il dibattito che si è svolto, sia per le adesioni giunte da 14 province italiane (tra coloro che hanno partecipato di persona e quelli che hanno inviato messaggi di sostegno), sia per la partecipazione e i messaggi ricevuti da importanti dirigenti sindacali.

Tra gli altri, ringraziamo in modo particolare il segretario generale della CISL-Scuola, Daniela Colturani, che ci ha inviato un messaggio, e il segretario della UIL-Scuola, Noemi Ranieri, che ha partecipato all’incontro dando anche un sostanziale contributo al dibattito.

Il dialogo instaurato tra gli insegnanti presenti, venuti da tutta Italia, e le organizzazioni sindacali evidenzia in modo estremamente chiaro che è possibile creare una grande unità per impedire che la scuola elementare venga distrutta.

Questa unità esiste, poiché la maggioranza degli insegnanti e dei genitori, se informati correttamente su quanto sta succedendo, è contraria alla “Riforma dei cicli”. Ora si tratta di organizzarsi a tutti i livelli perché essa sia visibile e possa avere successo. Perché essa possa realizzarsi è necessario prima di tutto, secondo noi, una informazione precisa e puntuale sul progetto di “riforma”, informazione che smascheri le manipolazioni presentate in questi anni.

Al termine dei nostri lavori sono state fatte due osservazioni che riguardano la mobilitazione necessaria.

La prima è inerente al fatto che proprio la storia della scuola elementare dimostra come un progetto di legge, anche quando approda in Parlamento, può essere fermato. L’esempio più evidente fu la lotta per impedire la soppressione del Tempo Pieno prevista in un primo tempo dalla legge 148, lotta che raggiunse il suo obiettivo.

La seconda riguarda il fatto che uno stretto contatto con le organizzazioni sindacali deve essere mantenuto nel prossimo periodo, in modo da costruire iniziative in comune nella direzione della difesa della scuola elementare. In questo senso i presenti all’incontro del 29 maggio hanno espresso la richiesta che i dirigenti sindacali invitino dei rappresentanti dell’Appello a partecipare alle assemblee nelle scuole, in modo da poterne illustrare i contenuti e allargare le adesioni.

Nelle prossime settimane e per tutto il mese di settembre saremo impegnati nella raccolta firme e nella spedizione ai deputati e ai senatori della Lettera Aperta: vi proponiamo di aiutarci in questa diffusione e di segnalarci nuovi contatti per allargare il campo della nostra azione. Anche per questo vi chiediamo di contattarci al più presto per concordare qualche nostro intervento nelle assemblee che terrete, anche a settembre.

Sicuri che la mobilitazione unita può difendere la scuola elementare e consci delle responsabilità che ognuno ha in questo senso, porgiamo distinti saluti.

Il gruppo organizzativo del “Comitato Nazionale dell’Appello in difesa della scuola elementare”

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