Lettera a La Stampa

Torino, 9 giugno 2003

Lettera Aperta di Lorenzo Varaldo alla redazione de “La Stampa”

-all’on. Osvaldo Napoli (FI)

p.c.: – agli organi di stampa e informazione

Gent.mi giornalisti de “La Stampa”,
nella pagina dedicata alla scuola apparsa sulla cronaca di Torino del vostro giornale in data 8 giugno 2003, all’interno di ampi articoli sulla possibile interrogazione parlamentare dell’on. Napoli a proposito delle magliette indossate dai bambini di Bruino per “dire no alla riforma Moratti”, si può leggere che un genitore avrebbe affermato: “L’idea è venuta da una riunione del “Manifesto dei 500”.

Dopo il silenzio pressoché totale che la stampa in generale, e il vostro giornale in particolare, ha dedicato alle importanti iniziative che abbiamo preso nelle settimane e nei mesi scorsi, constato ora insieme a tutti i cittadini che il vostro giornale coglie l’occasione per insinuare nei lettori il sospetto che il “Manifesto dei 500” sia promotore o responsabile di questa campagna.

Si rende quindi assolutamente necessaria la seguente precisazione e presa di posizione.
1) Il “Manifesto dei 500” difende e difenderà sempre la liberta di opinione e di iniziativa di tutte le persone, compresa la libertà di chiunque di vestire i propri figli come vuole e quando vuole. Pur non avendo mai deliberato né proposto nulla che spingesse le persone verso la campagna in oggetto, il “Manifesto dei 500” chiede all’on Napoli il ritiro immediato dell’interrogazione parlamentare, totalmente contraria alle libertà sancite nella nostra Costituzione.
2) In questo momento il “Manifesto dei 500” si schiera incondizionatamente a fianco dei genitori di Bruino (degli insegnanti e del Dirigente se saranno coinvolti) ed è pronto a mobilitarsi per l’archiviazione completa della questione. La difesa delle libertà democratiche viene prima di ogni altra mobilitazione.
3) Come responsabile del “Manifesto dei 500” preciso che nella tradizione del nostro comitato non c’è mai stato il coinvolgimento dei bambini, ma la mobilitazione per l’unità di tutti gli insegnanti, i genitori, i sindacati, per manifestazioni pubbliche, raccolte firme, petizioni, delegazioni in Parlamento, scioperi. La reazione totalmente sproporzionata all’iniziativa dei genitori di Bruino lascia intendere le difficoltà in cui si muove il governo nel momento in cui cerca di applicare una “riforma” rifiutata dalla stragrande maggioranza della popolazione.
4) Poiché nelle nostre assemblee e riunioni esiste la massima libertà di intervento, un genitore è intervenuto alla GAM per proporre l’iniziativa delle magliette, che tuttavia non è stata neppure messa ai voti.
5) E’ scorretto che, dopo averci coinvolto nella vicenda, con citazione precisa del nostro comitato, si chieda ad altri di rispondere e dare opinioni sull’accaduto, senza offrire diritto di replica agli interessati.

Per permettere a tutti i lettori di comprendere quale sia la realtà dei fatti e sgombrare il campo da ogni equivoco, vi chiedo quindi di pubblicare questa mia lettera che vi autorizzo a far conoscere solo nella sua versione integrale.
Certo che i malintesi verranno chiariti e che in futuro l’informazione sulle nostre iniziative e più in generale sulla mobilitazione sarà precisa e puntuale, porgo distinti saluti.

Lorenzo Varaldo, coordinatore nazionale del “Manifesto dei 500”

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