Lettera a “Domenica in”…

“Manifesto dei 500 insegnanti e genitori per il ritiro della riforma dei cicli e la difesa della scuola pubblica”

Torino, 19 febbraio 2002

All’attenzione del dott. Carlo Conti
All’attenzione dei conduttori di “Domenica in”
Alla redazione di “Domenica in”
Alla direzione generale della RAI

Gentilissimo dott. Carlo Conti,
Gentilissimi conduttori di “Domenica in”,
Gentilissimi redattori,
vi scrivo come coordinatore nazionale del “Manifesto dei 500”, comitato che da anni si mobilita e prende iniziative in difesa della scuola pubblica, a seguito della vostra puntata di “Domenica in” del 17/2 scorso.
In quell’occasione è stata ospite della vostra trasmissione la sig.ra Moratti, Ministro dell’Istruzione in carica. Nel suo intervento, mirato a difendere il suo progetto di riforma della scuola, il ministro ha più volte fatto riferimento a gruppi, comitati e movimenti che diffonderebbero notizie false e si mobiliterebbero con volantini, campagne pubbliche, pressioni sui politici ecc., basati su “bugie” (termine ripreso dai giornali). Tali notizie riguarderebbero l’insegnamento di alcune materie, il tempo scuola, la gratuità della scuola stessa….

Penso che sia perfettamente legittimo che un ministro voglia difendere i propri progetti, ma ritengo non corretto che lo faccia usando una televisione (tra l’altro pubblica, ma in ogni caso qualunque mezzo) per dare informazioni che, esse sì, non corrispondono a ciò che c’è scritto nei documenti ministeriali delle commissioni che il ministro stesso ha nominato e il cui lavoro è la base su cui si fonda la riforma progettata.

Molti insegnanti e genitori che hanno ascoltato la trasmissione sono rimasti colpiti dall’evidente allusione a ciò che anche il nostro comitato spiega in assemblee e incontri in tutta Italia e su mozioni che stanno raccogliendo firme da Torino a Palermo.
Poiché il ministro ha usato un canale così importante per sostenere le sue posizioni, penso che sarebbe come minimo necessario offrire la possibilità a noi, e a quanti sono stati tirati direttamente o indirettamente in causa, di rispondere, argomentare, dimostrare le loro posizioni.

Da parte nostra, come “Manifesto dei 500” e come “Comitato Nazionale di collegamento per la difesa della scuola pubblica” (vedere nota) mettiamo a disposizione di tutta la popolazione l’intero materiale che cita direttamente i testi ministeriali e dimostra che le nostre affermazioni sono vere.
Saranno gli insegnanti, i genitori, gli studenti, i cittadini a tirare le loro conclusioni.
Affinchè tutto questo possa avvenire nel modo più democratico e trasparente possibile, vi chiedo quindi di dare spazio al nostro comitato nella vostra trasmissione, in modo da ristabilire un equilibrio che l’informazione, se vuole essere veramente oggettiva, non può in nessun modo mettere da parte.

A nome del “Manifesto dei 500”, porgo distinti saluti e vi ringrazio fin d’ora per l’attenzione,

Lorenzo Varaldo

Il “Manifesto per il ritiro della riforma dei cicli” viene promosso nell’ottobre 1999 da 500 insegnanti e genitori di Torino, Milano, Lodi. Più di 15.000 ins. e gen. di 20 province italiane hanno sottoscritto il “Manifesto”. Nel rispetto delle tradizioni culturali, pedagogiche, didattiche, politiche, religiose di ognuno, il “Manifesto” si batte per unire più largamente possibile gli insegnanti, i genitori, gli studenti, le organizzazioni sindacali e tutte le persone che intendono difendere la scuola pubblica. Il “Manifesto dei 500” ha organizzato in questi anni assemblee, riunioni pubbliche, conferenze in tutta Italia e ha promosso delegazioni che sono state ricevute alla Camera e al Senato, al Ministero della Pubblica Istruzione e a Palazzo Chigi. Il 24 marzo 2001 si è svolta a Torino una manifestazione pubblica che ha visto sfilare 1.000 insegnanti e genitori. Insieme al Coordinamento ins-gen di Roma e Firenze e a rappresentanti di altri gruppi, associazioni, sindacati e partiti di tutta Italia, il “Manifesto dei 500” ha promosso un “Manifesto per la difesa della scuola pubblica” e ha dato vita ad un “Comitato Nazionale di collegamento” che si riunirà per la quarta volta a Bologna il 16 marzo. Le iniziative del “Manifesto dei 500” sono completamente autofinanziate dai contributi dei firmatari.

Contatti: Lorenzo Varaldo. Rita Defeudis, viale Paolo VI, 6, Abbiategrasso (MI) tel. 02/94965090. e-mail: [email protected] – sito Internet: http://manifestodei500.altervista.org

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