La Trappola

“Manifesto dei 500 insegnanti e genitori per il ritiro della riforma dei cicli e la difesa della scuola pubblica”

Ricordiamo che tutte le lettere aperte, quindi anche questa, possono essere inviate ai sindacati per fax (CGIL: 06/58548431/34, CISL: 06/58320944, UIL: 06/7842858, SNALS: 06/5897251).

Il governo presenta una “nuova” bozza di decreto: una trappola micidiale che prepara il caos nelle scuole a settembre. Nessun sindacato può accettare di essere implicato!

Lettera Urgente di Lorenzo Varaldo a
Enrico Panini, Daniela Colturani, Massimo Di Menna e Fedele Ricciato,
segretari generali di CGIL, CISL e UIL Scuola e SNALS

Cari colleghi sindacalisti,
vi scrivo a nome delle migliaia di insegnanti e genitori che in questi mesi e in particolare nelle ultime settimane si sono espressi chiaramente per l’abrogazione della “riforma” Moratti e il ritiro definitivo del primo decreto applicativo.
La situazione che si annuncia è grave. Per comprendere quello che è in gioco è innanzitutto fondamentale partire dai fatti.Il “nuovo” testo della bozza di decreto presentato da governo, brevissimo rispetto al precedente, dice: “A decorrere dall’anno scolastico 2003-04 (…) è avviato un progetto nazionale rivolto alle classi prima e seconda della scuola primaria, finalizzato ad una prima attuazione di talune innovazioni coerenti con le linee di riforma configurate dalla legge 53, limitatamente ai contenuti dei piani di studio delineati nelle Indicazioni Nazionali per i Piani di Studio Personalizzati per la scuola primaria, che costituiscono in allegato parte integrante del presente decreto.(…)”

Prima osservazione: non si parla nè di sperimentazione volontaria, né di voto dei collegi docenti. Il progetto è “nazionale” ed è rivolto a tutte le classi prime e seconde. Quindi si tratta dell’avvio della “riforma” come temuto…
Seconda osservazione: le “Indicazioni Nazionali per i Piani di Studio Individualizzati” parlano chiaro: con esse viene imposto il “Tutor”, sono soppressi i programmi nazionali dell’85, istituiti i programmi individuali, il “Portfolio” delle competenze, i gruppi flessibili, le materie facoltative. Per chiarezza citerò direttamente queste “Indicazioni Nazionali” così come ancora oggi appaiono sul sito del Ministero: “Il Portfolio della competenze individuali nella scuola primaria è compilato ed aggiornato dal docente coordinatore-tutor”.
Il Ministro è chiaro: tutto ciò sarà “parte integrante del decreto”. Il fatto che al successivo comma 3 della bozza di decreto si dica “fermi restando gli attuali assetti strutturali, gli orari e le risorse professionali esistenti” significa esclusivamente che per il primo anno non verranno tolti gli organici: nessuna novità rispetto al testo precedente. Tutta la presunta “Autonomia” evocata nella nuova bozza di decreto, così come il rispetto delle “attese delle famiglie”, non sono che specchietti per le allodole: la realtà è che ci si dovrà attenere ai Piani di Studio Personalizzati, quindi bisognerà nominare il “tutor”, distruggere la contitolarità degli insegnanti, istituire il Portfolio ecc… La sola “autonomia” che si annuncia è quella del caos e della dislocazione dell’intero sistema scolastico italiano, prodotti diretti di questo decreto.

Come abbiamo già spiegato più volte, l’istituzione del tutor, del Portfolio ecc. inserisce nella scuola il cuneo essenziale su cui nei prossimi anni, con le Finanziarie, le circolari e i successivi decreti, si vuole smantellare il Tempo Pieno, i Moduli, la scuola elementare e media, i programmi nazionali, cioè i pilastri fondamentali della scuola democratica. Si può quindi affermare che questo testo è accettabile e diverso dal precedente?
Assolutamente no. Basta leggere le Indicazioni Nazionali per rendersi conto che il governo sta tentando il gioco delle tre carte, non nominando direttamente questi punti e rimandando tutti alle….300 pagine che nessuno leggerà!

Ma come dirigenti sindacali voi avete il dovere di leggerle e di conoscerle.
Solo pochi giorni fa gli insegnanti e i genitori di tutta Italia avevano preso conoscenza con soddisfazione della vostra dichiarazione del 25 giugno, “contro l’applicazione della riforma Moratti”.
Oggi, la vostra responsabilità è ribadire con fermezza quella posizione e far conoscere subito a tutta la popolazione il reale contenuto della nuova bozza. Gli insegnanti, i genitori, i cittadini che si sono battuti in questi mesi per l’unità, per il ritiro della “riforma”, si aspettano da voi una posizione ferma e coerente, e non di assistere a cedimenti di fronte alle trappole del governo e alle pressioni politiche. E’ evidente che il governo sta cercando di implicarvi nella distruzione della scuola pubblica e nell’applicazione della “riforma”.
La mobilitazione di questi mesi e in particolare il presidio realizzato a Torino il 20 giugno nell’unità di CGIL, CISL, UIL, SNALS, COBAS, CUB con tutte le associazioni di insegnanti e genitori dimostrano che gli insegnanti, i genitori sono pronti: Noi vi diciamo: rispettate il mandato della maggioranza, ribadite il vostro NO.

Nei prossimi giorni sarete chiamati ad esprimervi nel CNPI. Un anno fa il Ministro ha utilizzato il voto del CNPI per avviare la prima “sperimentazione”. Oggi vi diciamo: votate chiaramente NO al CNPI. Prendete posizione pubblica contro la nuova bozza di decreto. Annunciate la mobilitazione fino allo sciopero se il Ministro non terrà conto del vostro voto. Su questa base vi assicuro fin d’ora tutto il sostegno del nostro comitato e delle migliaia di insegnanti e genitori che da mesi si rivolgono a voi per chiedere l’unità, per l’abrogazione della riforma Moratti.

Lorenzo Varaldo, coordinatore nazionale del “Manifesto dei 500”

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