GAM stracolma: stop alla Moratti!

“Manifesto dei 500 insegnanti e genitori per il ritiro della riforma dei cicli e la difesa della scuola pubblica”

Una sala della Galleria d’Arte Moderna stracolma ha visto 480 insegnanti e genitori di Torino e provincia manifestare uniti per il ritiro immediato del decreto sul tutor che abolisce Tempo Pieno e Moduli e per l’abrogazione della riforma Moratti.
La manifestazione ha superato ogni aspettativa: la sala conferenze può contenere al massimo 300 persone e ben 180 hanno dovuto partecipare al dibattito tramite i grandi monitor dell’antisala, rientrando poi per il voto dell’appello conclusivo che vi alleghiamo.
Coloro che non hanno potuto avere copia del documento di lavoro lo possono scaricare da qui: Documento di lavoro dell’assemblea alla GAM di Torino (click destro, salva oggetto con nome…).
Oggi più che mai è vero: gli insegnanti, i genitori sono pronti. I dirigenti sindacali hanno la responsabilità di convocare subito la mobilitazione unita, fino allo sciopero generale e al ritiro del decreto sul tutor.
Se si è fatto a Torino, si può fare in tutta Italia: di questo si discuterà domani alla Conferenza Nazionale convocata a Milano e alla quale sono annunciati fin d’ora delegati di Torino, Milano, Parma, Firenze, Roma, Ariccia, Pontedera, Ravenna, Varese, Lodi, Padova.
Il Manifesto dei 500, 23 maggio 2003

“Riuniti oggi, 22 maggio 2003, in 480 insegnanti e genitori di Torino e provincia, su iniziativa del “Manifesto dei 500”, decidiamo di lanciare a tutte le scuole questo

APPELLO

per il Ritiro Immediato del Decreto
che istituisce il Tutor e distrugge il Tempo Pieno e i Moduli e per l’Abrogazione della “riforma” Moratti.

Noi abbiamo potuto constatare ancora una volta, e oggi alla prova dei fatti, che l’applicazione della riforma sta portando concretamente un attacco senza precedenti alla scuola pubblica italiana.
Di fronte al primo decreto applicativo sulla scuola dell’infanzia, elementare e media tutte le ambiguità, le parole, le manipolazioni stanno cadendo: attraverso l’istituzione del tutor e la soppressione della titolarità degli insegnanti, il TP, i Moduli, il rapporto insegnanti-classe, i programmi nazionali saranno distrutti e con loro i diritti delle famiglie, il livello culturale della scuola, le motivazioni degli insegnanti.

La scuola elementare è la base del sistema di istruzione nazionale: non è un caso che il Ministro e il governo, i cui obiettivi sono ormai chiari, comincino da qui e in un modo così frontale e diretto. La distruzione della scuola elementare porterà conseguenze disastrose sulle medie e poi, a catena, sulle superiori e sull’Università.

Noi ci indirizziamo prima di tutto al governo, ai parlamentari, a tutti coloro che dovranno esprimersi nelle prossime settimane: fermatevi prima che sia troppo tardi ! Ritirate il decreto !

Mentre tutto ciò si prepara per settembre, un pericolo evidente si profila: la propaganda mira a far credere che, in nome dell’Autonomia, ogni scuola possa preservare la propria organizzazione, il TP, i Moduli, i programmi attuali.
Noi abbiamo appurato dai documenti che non c’è nulla di più falso e nulla di più pericoloso.
Informiamo tutti gli insegnanti e i genitori. Il decreto parla chiaro: l’istituzione del tutor sarà obbligatoria e le scuole avranno nel giro di poco tempo esclusivamente gli organici sufficienti a coprire 27 o al massimo 30 ore settimanali.

Di fronte a questa situazione è evidente che invocare l’autonomia vuol dire illudere centinaia di migliaia di insegnanti e genitori e l’intera popolazione.
Invocare l’autonomia delle scuole ha un so lo obiettivo: impedire che le scuole si alleino, che si battano per la mobilitazione unita di tutti i sindacati fino al ritiro del decreto che istituisce il tutor, per la difesa della titolarità di due insegnanti su ogni classe a TP (40 ore) e di 3 ogni Modulo.

Riuniti in 480 abbiamo appreso che in questi giorni 6 assemblee di insegnanti e genitori di 12 scuole di Torino e provincia si sono riunite e hanno votato, tutte all’unanimità, una mozione che sostiene la “Lettera Aperta ai dirigenti sindacali” lanciata da delegati e responsabili di tutti i sindacati che dice: “Voi avete la responsabilità di organizzare subito la mobilitazione unita fino allo sciopero generale e al ritiro del decreto”.
Su questa base, queste scuole hanno eletto dei delegati che si recheranno a Milano, alla Conferenza Nazionale per l’abrogazione della riforma Moratti.

Noi diciamo a tutti: la strada indicata da queste scuole è giusta.
Per questo lanciamo un appello a tutti gli insegnanti e i genitori:

– riunite le assemblee delle vostre scuole. Informate gli insegnanti e i genitori di quello che si prepara, rendete conto della manifestazione di questa sera

– votate mozioni come quella della Capponi-Parri, della Ottino-Agazzi, della Allievo-Franchetti, della BV di Campagna-Aleramo-Angelini, delle scuole di Nichelino riunite alla Disney, delle scuole di Vigone, che si rivolgano ai dirigenti sindacali per chiedere la mobilitazione unita e immediata, fino allo sciopero generale e al ritiro del decreto;

– eleggete i delegati incaricati di coordinarsi con le altre scuole sulla base di questo mandato.

Come primo atto concreto decidiamo che i delegati di queste scuole e i rappresentanti di quelle presenti stasera andranno in delegazione alle sedi sindacali provinciali per dire: “A Torino il Tempo Pieno è nato. Voi avete la responsabilità di depositare subito un avviso di sciopero a Torino se il decreto sarà votato”

Come secondo atto concreto fissiamo per il 9 giugno (ore 17.30, scuola Aleramo) una prima riunione con i delegati delle scuole per fare un bilancio della delegazione ai sindacati, della Conferenza Nazionale e pianificare la mobilitazione per la fine dell’anno e per settembre, fino al ritiro del decreto.
Vista la giornata di informazione e mobilitazione proclamata per il 4 giugno da alcune scuole superiori, si propone di dare precedenza a questa data per la convocazione delle assemblee nelle scuole.

A tutti giunga il nostro invito: faxate in massa la lettera ai dirigenti sindacali.
Unitevi a noi, convocate le assemblee delle vostre scuole, votate il sostegno a questo appello, eleggete i delegati incaricati di coordinare la mobilitazione tra tutte le scuole.

Torino, 22 maggio 2003

Il “Manifesto per il ritiro della riforma dei cicli e la difesa della scuola pubblica” viene promosso nell’ottobre del 1999 da 500 insegnanti e genitori di Torino, Milano e Lodi. Più di 15.000 insegnanti e genitori di 20 province italiane hanno aderito. Nel rispetto delle tradizioni culturali, pedagogiche, didattiche, politiche, religiose di ognuno, il “Manifesto” si batte per unire più largamente possibile gli insegnanti, i genitori, gli studenti, le organizzazioni sindacali in difesa della scuola pubblica. Il “Manifesto dei 500” ha organizzato in questi anni manifestazioni, assemblee, riunioni pubbliche, conferenze in tutta Italia e ha promosso delegazioni che sono state ricevute in Parlamento, al Ministero e a Palazzo Chigi. Insieme al “Coordinamento insegnanti e genitori” di Roma e Firenze e a rappresentanti di altri gruppi, associazioni, sindacati e partiti di tutta Italia, ha dato vita ad un “Comitato Nazionale di collegamento per la difesa della scuola pubblica”. Tutte le iniziative sono completamente autofinanziate. Contatti: Lorenzo Varaldo, c/o sc. el. “S. Aleramo”, v. Lemie, 48, 10149 Torino. E.mail: [email protected] Sito Internet : http://manifestodei500.altervista.org

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