Volantino di presentazione della Lettera Aperta: raccolta firme

“Manifesto dei 500”
insegnanti e genitori per il ritiro della riforma dei cicli e la difesa della scuola pubblica

e.mail: [email protected] sito Internet : manifestodei500.altervista.org contatti: 340/2932826

Dove va la scuola pubblica?

Cari genitori, cari insegnanti, cari cittadini,

con moltissimi di voi abbiamo condiviso in questi anni la grande mobilitazione in difesa della scuola pubblica, per l’abrogazione della “riforma” Moratti. Altri si affacciano ora alla scuola con i figli in prima elementare.

A tutti proponiamo di fare un punto della situazione.

Sapete, per esempio, che con i programmi della Moratti i bambini escono dalla scuola elementare senza aver mai sentito parlare del Medioevo, della scoperta dell’America, del Rinascimento, della Rivoluzione Francese? Sapete che in geografia i bambini delle elementari studiano solo le Regioni italiane e, paradossalmente, possono non sapere dove sono la Francia, l’Inghilterra, gli Stati Uniti, il Giappone? Sapete che i vostri figli possono arrivare fino alla terza media senza aver mai studiato l’Unità d’Italia, le Guerre Mondiali, il Nazismo il Fascismo, la Resistenza, la Liberazione?

Più ancora di questo vi informiamo di un fatto incredibile: grazie ad una Nota del nuovo ministro di fine agosto e in nome dell’Autonomia Scolastica ogni scuola e persino ormai ogni classe del nostro Paese può fare un programma diverso e i ragazzi possono uscire con una preparazione completamente differente. Inoltre moltissime famiglie non hanno avuto le classi a Tempo Pieno richieste, mentre nella Finanziaria si aumentano persino i fondi per la scuola privata!

Tutti questi non sono che alcuni esempi che discendono prima di tutto dalla legge Moratti, ma ora anche dal fatto che il nuovo ministro, dopo aver preso alcuni provvedimenti che sembravano andare in senso positivo, ha invece lasciato libere le scuole di fare tutto e il contrario di tutto, confermando e ampliando il caos avviato dalla Moratti. E ora, con la Finanziaria, si prospetta l’aumento degli alunni nelle classi (nota)!

Ci rivolgiamo a tutti voi come insegnanti e come genitori.

– Come insegnanti diciamo ai nostri colleghi: non possiamo far finta di non vedere questo sfascio. Non possiamo chiuderci nelle nostre classi, applicare il programma che ci fa più comodo, adattarci a questa corsa al ribasso. Abbiamo dei doveri, non solo nei confronti dei bambini delle nostre classi, ma più in generale di difesa della scuola pubblica che è una conquista fondamentale per la democrazia.

– Come genitori diciamo: è insieme agli insegnanti e a tanti cittadini che siamo riusciti a mettere la scuola al centro dell’attenzione del Paese, è nell’unità che è possibile difenderla. Ciò che studiano i nostri figli oggi segna il loro futuro di domani, ma che futuro sarà se in ogni scuola e in ogni classe si fa un programma differente? Possiamo accontentarci se nella nostra classe si fanno i “vecchi” programmi, quando alle medie, alle superiori, all’università dovranno adeguarsi al ribasso? Sarebbe questo il risultato dell’Autonomia Scolastica a lungo pubblicizzata come la soluzione per lo sviluppo della scuola pubblica?

Il “Manifesto dei 500” da dieci anni prende iniziative in difesa della scuola pubblica indipendentemente dai governi in carica e dal loro colore politico. In questi giorni i gruppi organizzativi di Torino e Milano si sono riuniti e hanno deciso di promuovere una Lettera Aperta al Ministro che chiede di ricevere una nostra delegazione perché “in una situazione così grave è necessario trovare soluzioni urgenti che voi avete il potere di adottare”.

Noi vi invitiamo a leggere e firmare questa Lettera Aperta nei prossimi giorni ai banchetti che organizzeremo davanti a scuola.

Nota. Secondo i giornali ci sarebbe un rapporto di un insegnante ogni undici alunni. Di che cosa si tratta? E’ evidente, per esempio, che in una classe a Tempo Pieno con 22 alunni e due insegnanti si ha un simile rapporto. Se poi c’è l’insegnante di sostegno, di inglese, di Religione, il rapporto è ancora più basso! Per non parlare di medie e superiori…E’ così che le classi in realtà scoppiano!

Il “Manifesto per il ritiro della riforma dei cicli e la difesa della scuola pubblica” viene promosso nell’ottobre del 1999 da 500 insegnanti e genitori di Torino, Milano e Lodi. Più di 15.000 insegnanti e genitori di 20 province italiane hanno aderito. Nel rispetto delle tradizioni culturali, pedagogiche, didattiche, politiche, religiose di ognuno, il “Manifesto” si batte per unire più largamente possibile gli insegnanti, i genitori, gli studenti, le organizzazioni sindacali in difesa della scuola pubblica. Il “Manifesto dei 500” ha organizzato in questi anni manifestazioni, assemblee, riunioni pubbliche, conferenze in tutta Italia e ha promosso delegazioni che sono state ricevute in Parlamento, al Ministero e a Palazzo Chigi. Nel settembre 2005 una delegazione è stata ricevuta al Quirinale dalla Presidenza della Repubblica a cui ha portato più di 13.000 firme da 800 Comuni di tutta Italia su una Lettera Aperta al Presidente della Repubblica e un Dossier-Denuncia sulla conseguenze della “riforma “Moratti.

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