Ritiro della Finanziaria, ritiro della “riforma”

“Manifesto dei 500 insegnanti e genitori per il ritiro della riforma dei cicli e la difesa della scuola pubblica”

Dichiarazione del 25 settembre 2002

Per l’unità, per la difesa della scuola pubblica: Ritiro della Finanziaria, ritiro della “riforma”

Un attacco alla scuola pubblica senza precedenti si sta preparando e realizzando in queste settimane.
Il governo Berlusconi e il ministro Moratti sono i responsabili di una serie di provvedimenti gravissimi sia per il contenuto, sia per il metodo autoritario e antidemocratico con cui vengono adottati.

Nel disprezzo totale della volontà degli insegnanti e dei genitori, dopo aver pubblicato ad agosto, mentre tutti erano in vacanza, la bozza di sperimentazione della “riforma” e aver fatto finta di sentire il parere del CNPI, il Ministro ha approvato il decreto che dà il via alla sperimentazione stessa e che non contiene alcuna variazione significativa rispetto all’impianto distruttivo annunciato ad agosto.

Nei giorni immediatamente successivi, il governo ha presentato una Legge Finanziaria che prevede un inaccettabile aumento degli alunni nelle classi, la diminuzione degli insegnanti di sostegno, un drastico taglio degli organici, l’introduzione del maestro unico nelle scuole elementari (vedere nota). Quest’ultimo aspetto è di particolare gravità perché si conferma la volontà del Ministro di non tenere in alcun conto l’iter democratico del Parlamento e di volersi imporre, costi quel che costi, contro gli insegnanti e i genitori per distruggere la scuola pubblica.
A cosa servirebbe la “sperimentazione”, se poi si decide con una Finanziaria di generalizzarne già il contenuto?

Le carte sono scoperte: la politica di questo governo non lascia ormai alcun dubbio.

Per uscire da questa situazione esiste una sola soluzione: la mobilitazione unita degli insegnanti e dei genitori.
Nel momento cui si prepara nel Paese uno sciopero generale di tutte le categorie, sciopero convocato anche contro la politica scolastica del governo, noi prendiamo posizione e diciamo che è assolutamente necessaria l’unità di tutti i sindacati. Altri scioperi sono stati convocati solo per il comparto scuola nei giorni precedenti: tutti i cittadini, gli insegnanti, i genitori, hanno fatto più volte esperienza della divisione, degli scioperi e delle manifestazioni in date diverse, di sigle diverse, per Regioni, per Province ecc: non è di questo che c’è bisogno.
Noi ci impegniamo a lavorare contro la divisione che fa il gioco del governo e per promuovere l’unità di cui abbiamo bisogno.

In ogni caso, prendiamo posizione contro ogni limitazione del diritto di sciopero e contro ogni attacco ai diritti democratici: difendere questi diritti è una premessa fondamentale per difendere la scuola pubblica. Non si può accettare che il governo impedisca ai lavoratori della scuola di scioperare insieme alle altre categorie.

Invitiamo tutti gli insegnanti, i genitori, i cittadini, le assemblee sindacali, i delegati RSU, a diffondere questa dichiarazione, unitamente all’appello per una grande manifestazione nazionale per la difesa della scuola pubblica e il ritiro della “riforma”, e a inviare le adesioni alle segreterie nazionali dei sindacati.

Il “Manifesto dei 500”, 25 settembre 2002

Nota: La Finanziaria recita letteralmente: “A decorrere dall’anno scolastico 2003-2004 l’insegnamento nella scuola elementare è impartito dall’insegnante prevalente”. Questa formula non lascia dubbi: si tratta di introdurre di nuovo il maestro unico, poiché se si trattasse di insegnante “prevalente” rimarrebbero comunque delle ore di insegnamento per gli altri…

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