Mozioni contro il tutor – Denuncia dei tagli

Mozione-Tutor-Liceo-Modigliani-Padova

Pubblichiamo una delle tante mozioni votate da collegi docenti di tutta Italia, ma anche da molte assemblee sindacali, contro l’istituzione del “tutor” nella Scuola secondaria di II grado. Questa mozione ci è arrivata dal Liceo Artistico “Modigliani” di Padova e condensa molto bene le motivazioni del NO al tutor.
Il “tutor” è in effetti una generalizzazione, con grave peggioramento, di ciò che era stato varato dalla “buona” scuola di Renzi per gli istituti Professionali.
Il provvedimento si situa in perfetta continuità con tutti i governi che, da Berlinguer e poi dalla Moratti, hanno cercato di demolire le fondamenta della scuola, pubblica statale in particolare, il suo ruolo, quello dei docenti, quello della cultura e della conoscenza.

Nello stesso momento in cui si vuole imporre il “tutor”, in molte Province e Regioni sono stati tagliati centinaia di posti, specie nella scuola primaria, cosa che porta letteralmente al caos organizzativo per garantire la copertura degli orari. Tutto questo avviene mentre si stanziano valanghe di soldi del PNRR per imporre nuove tecnologie che spesso sono inutili e ancor più spesso diventano lo strumento per far passare la “nuova” scuola del vuoto culturale, dell’addestramento/addomesticamento dei giovani, della fine della libertà d’insegnamento.

Un anno fa veniva lanciato da noi del Manifesto dei 500, con i promotori del Manifesto per la nuova scuola e con quelli della LIP-Scuola, l’Appello “per una scuola di cultura e conoscenza”, il cui sottotitolo è più che attuale che mai: “Per la difesa e il rilancio delle discipline, della professione insegnante e del futuro dei giovani”.
Siamo certi, perché lo tocchiamo con mano tutti i giorni, che la mozione che vi alleghiamo rappresenta un sentimento e idee diffuse, una disponibilità ad organizzarsi e reagire, a raggrupparsi per affermare i principi di quell’Appello e difenderli.

La maggioranza del mondo della scuola, spesso silenziosa o, peggio, ridotta al silenzio, è contro le politiche di questo governo e dei precedenti. 
Per contribuire a far emergere questa voce, nei prossimi giorni discuteremo con i promotori di un anno fa come ripartire, tutti insieme.

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