Lettera Aperta ai segretari generali e ai membri delle segreterie nazionali di tutti i sindacati

Cari colleghi,

qui allegata trovate la Lettera Aperta che, come “Manifesto dei 500”, abbiamo inviato nei giorni scorsi al Ministro e ai capigruppo dei partiti dell’Unione. Si tratta della terza lettera aperta dal giugno scorso ad oggi.

Ciò che a giugno cominciava ad apparire sotto forma di preoccupazione e che a settembre aveva cominciato a trasformarsi in fatti gravi, sta ora diventando qualcosa di assolutamente inaccettabile per chiunque abbia a cuore le sorti della scuola pubblica.

I fatti parlano da soli.

I Programmi Nazionali non sono stati ripristinati e le classi (non solo le scuole, ormai anche le singole classi!) applicano i curricoli più diversi e disparati, con un abbassamento culturale impressionate; nessuna indicazione è arrivata dal Ministro per ristabilire i libri di testo precedenti alla “riforma”, unica strada concreta per rimediare alla situazione; la circolare sulle iscrizioni è semplicemente scandalosa poiché conferma tutta l’impostazione della Moratti, cercando però di ingannare gli insegnanti e i genitori nominando un “Tempo Pieno” che nella realtà non viene ripristinato; inoltre, la stessa circolare permette l’avvio della “riforma” delle superiori attraverso l’espletamento del nuovo “obbligo” a 16 anni anche nel canale della formazione professionale regionale privata; infine, la Nota del Ministro sulle schede di valutazione conferma il caos avviato dalla Moratti.

Mentre succede tutto questo la Finanziaria taglia tre miliardi alla scuola pubblica mentre aumenta i fondi per quella privata di 100 milioni di euro e, permetteteci di aggiungerlo, aumenta le spese militari del 13% rispetto al governo Berlusconi, sottraendo in questo modo i soldi a scuola, università, sanità, servizi pubblici!

Come “Manifesto dei 500” ci rivolgiamo a voi che rappresentate centinaia di migliaia di insegnanti e che siete stati in questi anni nelle piazze e nelle scuole con milioni di genitori e semplici cittadini.

A nostro modo di vedere il tempo dell’attesa è finito. A nove mesi dalle elezioni di aprile non si può più aspettare. Il “cambiamento radicale” che l’Unione aveva annunciato non ha avuto alcun riscontro: è necessario agire con forza prima che sia troppo tardi.

Il “Manifesto dei 500” si è costituito con l’intento di portare un aiuto alla mobilitazione in difesa della scuola pubblica e in particolare per battersi per l’unità tra gli insegnanti, i genitori e tutti i sindacati. Noi tutti abbiamo oggi bisogno di iniziative concrete e urgenti in questo senso. Da parte nostra continuiamo a considerare che solo l’abrogazione della “riforma” potrà rispondere pienamente all’esigenza di difendere la scuola pubblica e aprire la strada al suo sviluppo e pensiamo che i fatti di questi mesi dimostrino come la cosiddetta politica del “cacciavite” sia invece uno strumento per far finta di cambiare e lasciare in realtà tutto immutato.

Ciò di cui abbiamo bisogno è di iniziative unite con tutti i sindacati per arrivare subito ad ottenere:

il ristabilimento dei Programmi Nazionali (’91, ’85, ’79) e dei libri di testo corrispondenti;

il ritiro della circolare sulle iscrizioni, la fine degli anticipi, il ripristino del vero Tempo Pieno (due insegnanti in organico ogni classe richiesta), del Tempo Lungo, dei Moduli e degli orari tradizionali della scuola dell’Infanzia;

il ripristino delle schede di valutazione nazionali uguali per tutti e degli esami di quinta.

Voi avete la possibilità e la responsabilità di organizzare tutto ciò che sarà necessario per arrivare alla realizzazione di questi punti che rappresentano, né più né meno, le aspirazioni di tutti coloro che si sono battuti in questi anni.

Da parte nostra e per portare un contributo in questo senso saremo impegnati nelle prossime settimane a realizzare assemblee nelle scuole e a raccogliere firme sulla lettera al ministro per organizzare una delegazione entro la fine di febbraio e rendere conto a tutto il Paese di ciò che il ministro e i capigruppo dell’Unione ci diranno.

In attesa di un vostro riscontro rinnoviamo il nostro impegno a sostenere tutte le iniziative che andranno nel senso dell’unità per la soddisfazione delle rivendicazioni di questi anni.

“Manifesto dei 500”, 8 gennaio 2007

Print Friendly, PDF & Email