Invito per l’Incontro Nazionale del 27 marzo —> Spostato al 3 aprile

Cari genitori, cari insegnanti,
oggi, 7 febbraio 2004, ci siamo riuniti a Parma in 24 insegnanti e genitori delle province di Torino, Milano, Varese, Parma, Arezzo, Reggio Emilia per organizzare l’Incontro Nazionale lanciato nei mesi scorsi (vedere nota). Nel corso della nostra riunione abbiamo cominciato a discutere i problemi a cui noi tutti siamo confrontati dopo l’approvazione del decreto applicativo, a partire da cosa significhi realmente battersi per l’unità e fare dei passi avanti in questa direzione e di quali iniziative concrete prendere per il ritiro del decreto e l’abrogazione della legge. Al termine della nostra riunione abbiamo approvato il seguente invito che proponiamo alla discussione delle vostre assemblee.

Invito a tutti gli insegnanti, i genitori, i comitati:

“Sulla base delle decine di mozioni già votate in tutta Italia,
noi vi invitiamo a riunire le assemblee delle vostre scuole e a votare mozioni di adesione all’
”Incontro Nazionale delle scuole e delle città, per l’abrogazione della riforma Moratti, per il ritiro del primo decreto applicativo, per lo sciopero generale unito”, il 3 aprile 2004.

Nel disprezzo totale delle grandi manifestazioni dei mesi scorsi, delle centinaia di migliaia di firme, delle decine di assemblee e collegi docenti di tutta Italia che hanno preso posizione contro la “riforma” Moratti, il ministro ed il governo hanno approvato il primo decreto applicativo che porta un attacco distruttivo alla scuola pubblica.
L’istituzione del “tutor” rappresenta un vero centro di questa distruzione: sarà questo insegnante, che agirà al di sopra dei colleghi e che presto potrebbe essere pagato diversamente, che deciderà il futuro dei ragazzi, scegliendo fin dalle prime classi quali programmi dovranno seguire, quali livelli raggiungeranno gli alunni, quali compagni avranno, se potranno continuare a studiare o dovranno andare a lavorare, il tutto in nome dei Piani di Studio Personalizzati!
E’ attraverso il “tutor” che il ministro cerca di distruggere i Programmi Nazionali e l’unità della scuola italiana, dal nord al sud del Paese. Il tutor è l’unico docente che avrà ancora una classe, mentre agli altri spetteranno i “gruppi flessibili”, la mensa, le ore facoltative….
Si può accettare tutto questo? Si può accettare che gli insegnanti e i genitori vengano implicati nell’attuazione di questa operazione, votando “i criteri” per l’assegnazione del tutor, cioè i “criteri” per distruggere le fondamenta della scuola pubblica? Quale insegnante, quale genitore, quale sindacato può accettare di essere implicato in questa gestione “partecipata” della “riforma”?
Pensiamo che di fronte al caos che si prepara nelle scuole, di fronte alla demagogia delle dichiarazioni del ministro sia necessario prima di tutto convocare le assemblee, illustrare agli insegnanti e ai genitori la realtà dei fatti, far conoscere i documenti, spiegare cosa si nasconde dietro il tutor e dietro l’implicazione dei collegi docenti e degli Consigli di Istituto. Nelle stesso tempo si tratta di allargare la mobilitazione per l’unità di tutti gli insegnanti, i genitori, i cittadini con tutte le organizzazioni sindacali, per la mobilitazione fino al ritiro del decreto, per lo sciopero generale, contro tutti i “criteri” di adozione del tutor.
L’Incontro Nazionale che vi proponiamo vuole essere uno strumento per fare dei passi avanti in questo senso, per prendere iniziative concrete e condivise, frutto del confronto tra scuole di diverse città, di tutto il Paese, per allargare e coordinare la mobilitazione e per portare il miglior aiuto possibile alla crescita del movimento.
Noi vi proponiamo un incontro che ci permetta di fare dei passi avanti verso lo sciopero generale unito, contro l’implicazione dei collegi docenti, dei consigli d’Istituto e dei sindacati. Un incontro di rappresentanti delle assemblee che hanno votato mozioni per l’abrogazione della legge e per il ritiro del decreto, in modo che la discussione e le decisioni possano davvero rispecchiare un quadro democratico e rappresentativo.
Riunite le assemblee delle vostre scuole, votate mozioni per l’abrogazione della “riforma”, per il ritiro del decreto, per lo sciopero generale. Aderite all’Incontro Nazionale e aiutateci a costruirlo.

Da dove arriva la proposta dell’Incontro Nazionale? L’11 dicembre e il 12 gennaio scorso due delegazioni di insegnanti e genitori delle province di Torino, Milano, Varese, Lodi, Parma, Reggio Emilia, Genova, Arezzo sono state ricevute al Senato e alla Camera dove hanno portato più di 25.000 firme e decine di mozioni votate in tutta Italia a sostegno dell’ “Appello per l’abrogazione della riforma Moratti, per il ritiro del decreto, per l’unità”. Questo Appello era stato lanciato il 24 maggio scorso al termine della “Conferenza Nazionale per l’abrogazione della riforma Moratti”, che aveva riunito a Milano-Buccinasco 95 insegnanti e genitori su iniziativa del “Comitato Nazionale di collegamento per la difesa della scuola pubblica”. Al termine degli incontri in Parlamento la delegazione ha deciso di costituirsi in Comitato organizzativo dell’’Incontro Nazionale”. Al termine della riunione del 7 febbraio, il Comitato organizzativo ha fissato per il 3 aprile la data dell’Incontro Nazionale e ha approvato, oltre all’”Invito”, una lettera a tutti i sindacati per l’unità, contro la divisione, per un solo sciopero generale. Per tutte le informazioni e le questioni tecniche si è costituita una segretaria organizzativa composta da Lorenzo Varaldo (coordinatore nazionale del “Manifesto dei 500”), Roberta Roberti (comitato “La scuola siamo noi – Parma) e M. Claudia Solari (Comitato aretino contro la riforma Moratti, Arezzo). Contatti: Lorenzo Varaldo, c/o sc. el. “S. Aleramo”, v. Lemie, 48, 10149 Torino. E.mail: [email protected] Sito Internet : manifestodei500.altervista.org cicl. in proprio, c. Marconi 34, Torino

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