Dichiarazione dopo la manifestazione a Roma

“Manifesto dei 500 insegnanti e genitori per il ritiro della riforma dei cicli e la difesa della scuola pubblica”

Dichiarazione del 18 gennaio

100.000 a Roma, la volontà della maggioranza è chiara!
Dirigenti sindacali, annunciate subito al governo: sciopero generale fino al ritiro del decreto se non verrà rispettata questa volontà!

Dopo le grandi manifestazioni di novembre, dopo le centinaia di migliaia di firme raccolte in tutta Italia e consegnate in Parlamento dalle diverse delegazioni, dopo le centinaia di mozioni votate nelle assemblee di tutto il Paese, 100.000 insegnanti e genitori hanno nuovamente manifestato a Roma il 17 gennaio per il ritiro del primo decreto applicativo della “riforma” Moratti, per l’abrogazione della legge.
Il significato di tutto ciò è evidente: la stragrande maggioranza non vuole questa legge. La stragrande maggioranza vuole battersi, è pronta a mobilitarsi, non ha alcuna intenzione di accettare il decreto applicativo.

Risulta quindi ancora più grave il disprezzo di questa volontà con cui il ministro Moratti ha pubblicato la circolare sulle iscrizioni che tenta di anticipare alcuni aspetti del decreto in applicazione della legge.
Ancora una volta si prova a gettare confusione nelle scuole, con le dichiarazioni, con la circolare, con gli “emendamenti” al decreto, per permettere così l’applicazione della legge (vedere nota esplicativa sulla circolare con indicazioni su come comportarsi nelle scuole)

Di fronte al caos e ai soprusi che cominciano a diffondersi nelle scuole, di fronte alla volontà del Ministro di andare avanti a tutti i costi, noi ribadiamo la nostra posizione: è urgente che i dirigenti sindacali annuncino subito al governo che se il decreto non sarà ritirato verrà proclamato lo sciopero generale fino al ritiro.

Come annunciato, per fare dei passi avanti su questa strada abbiamo convocato, con i membri della delegazione ricevuta al Senato e alla Camera, una riunione organizzativa dell’”Incontro Nazionale dei delegati delle scuole e delle città”.
Noi rilanciamo la proposta a tutte le assemblee che si riuniranno nel prossimo periodo: votate mozioni che si esprimano chiaramente per il ritiro del decreto, per l’abrogazione della legge, per l’unità. Eleggete su questa base i vostri delegati incaricati di partecipare all’Incontro Nazionale.

Ci impegniamo a tenervi informati sulle diverse assemblee a cui parteciperemo e in particolare vi invitiamo fin d’ora ai seguenti appuntamenti a cui sarà presente il “Manifesto dei 500”::

* Milano città: Mercoledì 21 gennaio, h. 20.45, assemblea ins.-gen. della Zona 8,
c/o Auditorium Centro Scolastico v. Natta, 11 (MM Lampugnano)
* Savigliano (CN): Giovedì 22 gennaio, assemblea ins-gen di Savigliano (CN)
* Magenta-Abbiategrasso (Mi): Venerdì 30 gennaio h. 21: assemblea ins.-gen,
c/o Sala del Castello, Abbiategrasso
* Torino e provincia: Sabato 24 gennaio, ore 10, presidio davanti alla prefettura (p.zza Castello) – Lunedì 9 febbraio, assemblea dei delegati delle scuole, scuola “S.Aleramo”, v. Lemie, 48, h 17.30
* Saronno (Va): Lunedì 16 febbraio (orario da definire)

Nota esplicativa sulla circolare. La circolare del 13 gennaio dice esplicitamente che “la modulistica da fornire alle famiglie (…) è quella allegata alla circolare di pari oggetto diramata negli anni scorsi” (che prevede solo l’iscrizione al Tempo Pieno e ai Moduli così come funzionano oggi). Tuttavia, e in contraddizione con ciò, la circolare stessa cerca di introdurre le prime “novità”, dicendo che le famiglie dovranno scegliere “all’atto dell’iscrizione (..) tra orario obbligatorio e orario comprensivo di quello aggiuntivo di tipo facoltativo e opzionale, nonché il tempo eventualmente dedicato alla mensa”. Il significato di questa ambiguità è evidente: si vogliono indurre più scuole possibile ad adottare nuovi moduli per cominciare ad inserire un primo cuneo e una primo smembramento della scuola italiana. Noi invitiamo pertanto tutti gli insegnanti e i genitori a vigilare sul rispetto dei moduli dell’anno scorso e a consultare i siti sindacali per verificare che la modulistica adottata dalle scuole sia corretta.

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