Dichiarazione del comitato nazionale dopo il voto del CNPI

“Manifesto dei 500 insegnanti e genitori per il ritiro della riforma dei cicli”

Dichiarazione adottata dal comitato nazionale l’11 aprile in occasione del voto del CNPI sul regolamento applicativo

Il 10 aprile il CNPI (Consiglio Nazionale della Pubblica) ha votato contro il “Regolamento applicativo” della riforma dei cicli, grazie in particolare ai voti dei rappresentanti di CISL e SNALS.Questo fatto rappresenta un primo concreto risultato verso l’abrogazione della legge: la mobilitazione degli insegnanti e dei genitori di tutta Italia, e in particolare quella organizzata dal “Manifesto dei 500”, ha contribuito in modo determinante a questo risultato.
Il parere del CNPI era obbligatorio anche se non vincolante per il governo. E’ evidente che questo voto pesa sulla situazione politica e sulle scelte del ministro; esso dimostra che si può arrivare a bloccare la legge, che l’unità degli insegnanti, dei genitori e delle organizzazioni sindacali può fare questo.

Tutta la linea di unità tra gli insegnanti, i genitori e le organizzazioni sindacali, portata avanti dal “Manifesto dei 500” esce rafforzata da questo voto: le campagne delle scorse settimane verso i membri del CNPI, con la manifestazione di Torino del 24 marzo e la partecipazione a quella nazionale di Roma del 31, il mantenimento del dialogo con le direzioni sindacali e l’organizzazione indipendente di iniziative di coinvolgimento e mobilitazione della popolazione hanno contribuito in modo importante a questo primo risultato.

Si dimostra in questo modo quello che abbiamo sempre sostenuto: chi diceva che la “riforma” va applicata perché ormai è legge lo faceva solo per scoraggiare il movimento che continua a crescere nel Paese. In realtà questa legge può essere bloccata e la discussione riaperta.Coloro che hanno votato contro nel CNPI hanno rispettato la volontà della stragrande maggioranza degli insegnanti e dei genitori, come tra l’altro dimostrano ampiamente i sondaggi.

Questa volontà deve essere rispettata a tutti i livelli: il ministro ha il dovere di mettere all’ordine del giorno del governo l’abrogazione della legge prima delle elezioni. Le sue dichiarazioni successive al voto, con le quali si sostiene che “non ci sono motivazioni per non applicare la legge da settembre” sono un insulto alla democrazia e alla volontà della maggioranza.
Oggi è più urgente che mai che la CISL e lo SNALS convochino una grande manifestazione nazionale unita con le forze che si sono già espresse contro (Cobas, CUB, Gilda, SamGilda), appellandosi a tutti gli altri sindacati, i gruppi, le associazioni, per il ritiro della legge e la riapertura dell’intera discussione. E’ urgente che CGIL e UIL rispondano uniti, rispettino la volontà della maggioranza, si uniscano a questa manifestazione.

Nel quadro della campagna per l’abrogazione della “riforma” dei cicli il “Manifesto dei 500” lancia una lettera aperta a tutti i gruppi, le associazioni, i comitati, i delegati RSU, i responsabili sindacali che si sono espressi contro la legge, per realizzare insieme a fine maggio un incontro nazionale, per unire le forze e prendere delle iniziative per l’abrogazione della legge e la difesa della scuola pubblica.
Oggi più che mai c’è bisogno di questa unità. Oggi più che mai questa unità è possibile.

Il comitato nazionale del “Manifesto dei 500”

Torino, 11 aprile 2001

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