Volantino per l’inizio della scuola

LA “RIFORMA” MORATTI COMINCIA AD ESSERE ATTUATA
CIO’ CHE AVEVAMO TEMUTO COMINCIA A VERIFICARSI DIRIGENTI SINDACALI, RISPETTATE IL MANDATO: SCIOPERO GENERALE UNITO PER IL RITIRO DEL DECRETO!

L’assemblea dei delegati delle scuole che aderiscono all’“Appello per l’abrogazione della riforma Moratti” informa tutti gli insegnanti, tutti i genitori

L’anno scolastico che inizia è il primo anno di applicazione della “riforma” Moratti.
Contrariamente a quanto sostiene la propaganda del governo questa “riforma” segna un attacco micidiale alla scuola pubblica, al livello di preparazione dei bambini e dei ragazzi, ai diritti delle famiglie.
Molti bambini e ragazzi che torneranno a scuola in questi giorni troveranno una situazione apparentemente uguale all’anno prima, ma qualcosa di molto grave sta in realtà succedendo.

Qual è la situazione nelle scuole?

Se avete trovato i vostri insegnanti e le vostre classi, vi informiamo che in decine e decine di scuole non sono stati dati gli insegnanti per fare il Tempo Pieno e i Moduli e le scuole sono state costrette a cominciare a mescolare le classi, a fare i gruppi flessibili anche con 50 bambini per alcune attività, a formare classi in cui i bambini cambiano compagni in continuazione. La situazione di queste scuole è lo specchio in cui si può vedere la sorte di tutti per i prossimi anni.
A tutte le scuole viene chiesto di modificare subito i programmi inserendo i nuovi Piani di Studio Personalizzati che sostituiscono i programmi nazionali e impongono un programma diverso per ogni bambino: i più bravi potranno accedere ad un’istruzione “alta”, i meno capaci avranno obiettivi più bassi e verranno via via inseriti in gruppi di lavoro diversi.
Questi nuovi piani di studio prevedono che la storia venga insegnata solo più fino ai Romani e la geografia solo più per le Regioni italiane alla fine della quinta! I bambini che frequenteranno classi che applicano questi nuovi Piani arriveranno all’inizio della terza media senza aver mai sentito parlare dell’Unità d’Italia, delle Guerre Mondiali, del fascismo, del nazismo, della Resistenza…
Agli insegnanti “tutor” (che sia uno o che siano tutti) viene chiesto di decidere quale programma dovrà seguire ogni bambino e di compilare il “Portfolio” delle competenze dei bambini, che sostituirebbe la scheda di valutazione. Questo Portfolio certificherà il programma differenziato del bambino e i giudizi e le annotazioni non saranno fatti tenendo conto del programma nazionale, ma del programma individuale.
A conferma di ciò l’esame di quinta sparirà, proprio perché ognuno avrà il suo programma.

In molte scuole la “riforma” sta già producendo danni enormi che si riverseranno sui bambini. Per esempio ci sono classi quarte, quinte e prime medie in cui il programma si fermerà e “tornerà indietro”: invece di fare l’800 e il ‘900 queste classi torneranno al Medioevo, mentre in prima Media non si farà più l’antichità !

Centinaia di scuole hanno espresso il loro mandato ai sindacati: organizzate l’unità e la mobilitazione per il ritiro del decreto e l’abrogazione della legge, unica soluzione!
NO a qualunque accordo sul tutor. Subito una delegazione ai sindacati nazionali

Da più di un anno gli insegnanti e i genitori si sono mobilitati in tutto il Paese, hanno realizzato manifestazioni nazionali in più di 100.000 a Roma per ben quattro volte, in 40.000 a Milano, in 30.000 a Bologna, due volte a Torino in 10.000, hanno votato appelli e mozioni che si indirizzano ai dirigenti sindacali per chiedere lo sciopero generale, per il ritiro del decreto e l’abrogazione della legge.
Ma incredibilmente questo sciopero non è stato ancora proclamato!

Nei giorni scorsi il Ministero ha avviato una trattativa con i sindacati per arrivare a definire la figura del “tutor”, che è appunto uno dei centri di scardinamento della scuola pubblica e dei programmi nazionali.

Di fronte a questa situazione l’assemblea dei delegati e dei rappresentanti delle scuole della provincia di Torino che aderiscono all’”Appello per l’abrogazione della riforma Moratti” si è incontrata il 6 settembre e ha deciso di organizzare con i delegati di Milano e delle altre città che aderiscono all’Appello una delegazione alle segreterie nazionali dei sindacati per chiedere il rispetto del mandato e lo sciopero generale immediato e dire “No a qualunque accordo con il governo sul tutor”. La delegazione porterà anche ai sindacati una serie di domande precise su come comportarsi nelle scuole, vista l’ambiguità dei testi diffusi dai sindacati stessi in questi giorni.

E’ sotto occhi di tutti: nella divisione scuola per scuola la “riforma” passa
Solo il ritiro del decreto e l’abrogazione della legge possono risolvere i problemi

Non sono gli “esperti”, i dirigenti scolastici, gli ispettori i nostri referenti. E’ il sindacato che deve organizzare tutte le iniziative possibili per difenderci e battersi per il ritiro del decreto.
A tutti diciamo: convocate le assemblee delle vostre scuole invitando i dirigenti sindacali.

Votate mozioni che si esprimano chiaramente perché i sindacati organizzino la mobilitazione unita fino al ritiro del decreto e prendano posizione contro qualunque accordo sul tutor.

Eleggete i vostri rappresentanti incaricati di venire al resoconto della delegazione nazionale per discutere come continuare la mobilitazione.

Venite tutti alla assemblea di resoconto della delegazione ai sindacati nazionali

LUNEDI’ 11 OTTOBRE ore 17.30
c/o sc. el. “Sibilla Aleramo”, v. Lemie, 48, Torino

L’assemblea dei delegati delle scuole di Torino e provincia in lotta contro la riforma Moratti riunisce dal giugno 2003 i rappresentanti delle scuole che hanno votato mozioni di sostegno all’”Appello per l’abrogazione della riforma Moratti”, appello lanciato nel maggio 2003 al termine di un’assemblea cittadina che aveva riunito 480 insegnanti e genitori alla GAM e che era stato ripreso nella Conferenza Nazionale del 24 maggio 2003 di Milano-Buccinasco.
L’assemblea ha organizzato e sostenuto diverse iniziative di mobilitazione, tra le quali un Meeting pubblico per lo sciopero generale e per il ritiro del primo decreto applicativo che il 15 marzo scorso ha riunito a Torino più di 800 insegnanti e genitori al Teatro Nuovo. Il 3 aprile i delegati di Torino hanno partecipato al 1° Incontro Nazionale dei delegati” che si è svolto a Parma su iniziativa del “Manifesto dei 500” e del “Coordinamento LaScuolaSiamoNoi” di Parma. Al termine dell’incontro è stato lanciato un “Appello per l’unità, per lo sciopero generale immeditato”, poi sottoscritto da migliaia di insegnanti e genitori di tutto il Paese e da 180 personalità, deputati, senatori, sindacalisti, eletti nelle istituzioni.
Contatti:
Lorenzo Varaldo, c/o sc. el. Sibilla Aleramo, v. Lemie 48, Torino, tel. 011/2166851; sito Internet: manifestodei500.altervista.org E.mail: [email protected]

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