Resoconto delle delegazioni ai sindacati a Milano

“Incontro Nazionale dei delegati delle scuole e delle città, per l’abrogazione della riforma Moratti, per il ritiro del decreto, per l’unità”
Parma – 3 aprile 2004

Presentazione

Il 17 e il 18 febbraio una delegazione di insegnanti e genitori delle scuole della zona 8 di Milano è andata in delegazione presso le sedi sindacali provinciali di CGIL-CISL e COBAS per chiedere l’unità e un solo sciopero generale, come deciso nella riunione del coordinamento dei delegati di questa zona, riuniti l’11 febbraio.

Come segreteria organizzativa dell’Incontro Nazionale abbiamo deciso di pubblicare il resoconto della delegazione, come elemento di preparazione dell’Incontro stesso.
Come conclude la delegazione nelle osservazioni finali, importanti elementi di disponibilità allo sciopero generale sono emersi, ma anche divisioni che corrispondono a logiche completamente esterne al sentimento degli insegnanti e dei genitori.
Giustamente, la delegazione commenta: “Non è compito dei rappresentanti dei genitori ed insegnanti delle scuole intervenire nel dialogo tra i sindacati”. E’ vero, non è nostro compito proporre date, prendere iniziative sindacali.
Il nostro compito è invece portare un contributo all’unità, mostrare che dal basso questa unità è possibile, che la situazione politica e la strada intrapresa dal governo richiedono questa unità, dire ai dirigenti che è lo sciopero generale unito è urgente.

Alfia Nicotra (CGIL) ha detto di aver sostenuto lo sciopero generale in sede nazionale: si tratta di un fatto importante, poiché significa che il dialogo aperto a Milano viene rilanciato a livello nazionale. Nello stesso tempo, Loretta Recrosio (CISL) ha posto un problema importante: si tratta di temi nazionali, non provinciali o regionali.

Come segreteria dell’Incontro Nazionale ci permettiamo di aggiungere alcuni elementi.
1) Nello stesso momento in cui il ministro pubblica le “Ipotesi organizzative per la scuola primaria e secondaria di primo grado”, che contengono in modo esplicito tutti gli elementi di distruzione della scuola pubblica temuti, la maggioranza avvia in Parlamento la discussione sulla proposta di legge sullo stato giuridico degli insegnanti, che comprende l’assunzione diretta dei docenti, l’istituzione dell’albo professionale, i contratti a termine. In una parola: la distruzione di tutti i diritti degli insegnanti, della libertà d’insegnamento, delle basi della scuola democratica e infine del contratto nazionale e della contrattazione sindacale.
2) Tutto ciò non è che un altro elemento violentissimo verso lo smembramento e la divisione non solo della scuola pubblica nazionale, ma più in generale dell’unità del Paese. Tutto ciò si inserisce prepotentemente nel progetto di devolution.

Ai dirigenti nazionali diciamo:
non ha dunque ragione Alfia Nicotra quando pone il problema dello sciopero generale?
– non ha ragione Loretta Recrosio quando dice che si tratta di un problema nazionale e non di una provincia e di una Regione?

Sì, hanno ragione. Ma allora, che cosa può impedire l’unità, lo sciopero generale in un’unica data?
Perché arrivare a scioperi divisi, per sigle sindacali, per province? A chi giova questa divisione? A chi giova lo sconcerto e la dispersione di forze?

In una nota della UIL successiva all’incontro con il Ministro del 19 febbraio si legge: “Al termine dell’incontro, unitamente a CGIL e CISL, abbiamo ritenuto insoddisfacenti le risposte fornite dall’amministrazione”.

E allora: le risposte sono insoddisfacenti, le Ipotesi organizzative devastanti, il progetto di legge sullo stato giuridico inquietante….Che cosa dobbiamo aspettare per lo sciopero generale unito?

A pochi giorni dagli scioperi indetti per il 1° marzo (Cobas) e per il 16 (CGIL-CISL e UIL per la sola provincia di Milano), noi diciamo: trovate una sola data per tutto il Paese. Le manifestazioni in tutta Italia lo dimostrano: gli insegnanti e i genitori sono pronti!

Da parte nostra rilanciamo il Grande Meeting di Torino del 15 marzo e l’Incontro Nazionale dei delegati delle scuole e delle città per fare dei passi avanti su questa strada, per aiutare a costruire l’unità di cui abbiamo bisogno.

Roberta Roberti (Coordinamento “La scuola siamo noi”, Parma)

Maria Claudia Solari (Comitato Aretino contro la riforma Moratti, Arezzo)

Lorenzo Varaldo (ccordinatore nazionale Manifesto dei 500)


Resoconto degli incontri con i sindacati a Milono

Presentazione della delegazione
Ai rappresentanti dei sindacati scuola
CGIL, CISL, UIL, COBAS, CUB, sinCOBAS, GILDA, SNALS di Milano e provincia

Siamo genitori ed insegnanti, rappresentanti delle scuole elementari e medie di zona 8 che da gennaio si riuniscono periodicamente nel tentativo di contrastare la riforma Moratti; e che con preoccupazione constatano la decisione da parte dei sindacati di promuovere iniziative divise per il prossimo mese contro la riforma Moratti.
Noi non vogliamo entrare nel merito delle ragioni delle divisioni, sappiamo però che creano incomprensioni e sconcerto tra i genitori e gli insegnanti ed intendiamo ribadire l’importanza di un’azione comune contro questo progetto di riforma.
Noi ci appelliamo perché si possa stabilire uno sciopero generale unitario per il ritiro del decreto e l’abrogazione della legge Moratti, indetto da tutte le organizzazioni, così come è avvenuto nei giorni scorsi per la sanità.
Chiediamo quindi ad ogni singola organizzazione sindacale di operare al più presto per l’iniziativa comune di uno sciopero generale, da parte nostra ci impegniamo a sostenervi per la riuscita di quest’azione unitaria.

I rappresentanti delle scuole di zona 8

Milano, 11 Febbraio 2004

Incontro con Alfia Nicotra segretaria generale CGIL Milano e delegazione scuole di zona 8
Milano, 17/02/04
La delegazione presenta la lettera delle scuole di zona 8.
In merito allo sciopero generale Alfia Nicotra dichiara:” Al Direttivo Nazionale della CGIL del 3 Febbraio a Roma io ero l’unica segretaria che chiedeva lo sciopero, in base alla mozione votata all’unanimità dall’incontro delle RSU Cgil e alle diverse mozioni votate nelle assemblee sindacali e nelle scuole della città e provincia. Altri segretari del Direttivo Nazionale hanno mostrato perplessità sull’effettiva riuscita dello sciopero a livello nazionale perché altre zone sono meno sensibili di Milano.

A questo punto Alfia Nicotra vuole indire uno sciopero unitario dei confederali per la provincia di Milano per la metà del mese di Marzo, la sua riuscita vuole essere un segnale fortissimo per il Ministero dell’Istruzione: unitariamente una città importante come Milano dice no alla riforma, ed inoltre vuole diventare un fattore di traino per lo sciopero generale unitario a livello nazionale.

Incontro con Loretta Recrosio segretaria generale CISL Milano e delegazione scuole di zona 8
Milano, 18/02/04
La delegazione presenta la lettera delle scuole di zona 8.
Loretta conferma lo sciopero di metà marzo indetto dai segretari confederali per la sola provincia di Milano, ci comunica che all’indomani i rappresentanti regionali dei sindacati si incontreranno e così verrà definito:

Se lo sciopero sarà provinciale o regionale
Se verrà indetto dai segretari confederali, oppure dai soli sindacati scuola.
Loretta esprime una personale perplessità riguardo la ragioni dello sciopero provinciale, a suo parere molte problematiche sono di carattere ‘nazionale’, e “si poteva attendere il risultato della manifestazione del 28/2, l’esito della discussione tra ministro e sindacati sulla definizione degli organici, che avverrà al ministero nei prossimi giorni”.

Incontro con Assemblea Cobas e delegazione scuole di zona 8
Milano, 18/02/04
L’assemblea legge la lettera presentata dalla delegazione delle scuole di zona 8.
Nasce un dibattito a più voci, in sintesi:
lo sciopero del 1 Marzo è una risposta precisa alle richieste dei comitati, delle associazioni dei movimenti: sciopero generale, dopo l’approvazione del decreto;
non è stato possibile effettuare uno sciopero generale unitario perché alcune associazioni sindacali non intendono proprio arrivare allo sciopero, dato che sono legati a partiti della maggioranza;
la CGIL non vuole compromettere l’unità dei sindacati confederali e per questo non ha aderito allo sciopero generale.
Ulteriori riflessioni emerse:
non è possibile spostare la data del 1 marzo per quella di metà marzo, separandoci da una lotta nazionale per uno sciopero provinciale che tratta in realtà della stessa questione nazionale, l’abrogazione della riforma Moratti
c’è il rischio che questo sia realmente l’unico sciopero contro la riforma Moratti perché i confederali sono interessati ad indire nel prossimo mese uno sciopero generale sul tema delle pensioni
dinanzi a queste divisioni, un esponente cobas propone di discuterne al forum di sabato: forse il movimento potrebbe proporre una data di sciopero generale unitario da presentare a tutti i sindacati?
L’incontro si conclude con la proposta di far votare ai docenti delle scuole una mozione di appoggio e adesione allo sciopero del 1 Marzo, così come è stato fatto nella scuola di via Vivaio.

La delegazione era composta da due insegnanti ed un genitore delle scuole di zona 8, vi presentiamo le riflessioni elaborate subito dopo gli incontri:

– dinanzi alla delegazione che porgeva una richiesta di sciopero generale unitario, ogni segreteria ha spiegato le sue buone ragioni: “Noi volevamo, gli altri si sono negati quando li abbiamo cercati…” “Gli altri hanno fatto scelte, senza consultarci prima…” E’ subito parso chiaro che le logiche interne di schieramento avessero il sopravvento sulla disponibilità a percorrere un cammino di confronto unitario verso lo sciopero generale. Per la delegazione è davvero impossibile ricostruire (e forse inutile) la storia di queste divisioni, ci è sembrato comunque importante porre alle organizzazioni sindacali questa domanda di senso dell’unità;
è possibile intravedere uno spiraglio, un percorso verso lo sciopero generale, da parte dei segretari confederali, in queste due affermazioni. Più esplicitamente Alfia Nicotra dichiara”al direttivo nazionale ho chiesto lo sciopero…”, Loretta Recrosio riconosce:”le reali motivazioni dello sciopero sono di carattere nazionale…”;
un’esponente dei cobas dichiara:”il forum ci indichi una data e faremo lo sciopero generale unitario”. Sicuramente non è compito dei rappresentanti dei genitori ed insegnanti delle scuole intervenire nei compiti del dialogo tra i sindacati, riconosciamo la disponibilità a discutere, dopo l’1 Marzo, iniziative unitarie.

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