L’invito all’Assemblea Nazionale del 16 aprile

In 19 genitori e insegnanti di Torino, Milano, Varese e Abbiategrasso-Magenta ci siamo ritrovati oggi, 26 febbraio, a Torino come promotori della “Lettera Aperta al Presidente della Repubblica” perché intervenga con un messaggio pubblico alle Camere e al Paese, per denunciare il disastro che sta avanzando con la “riforma” Moratti della scuola, per aprire la strada alla sua abrogazione.

Al termine abbiamo deciso di rilanciare a tutti i genitori, a tutti gli insegnanti il seguente

INVITO

ALL’ASSEMBLEA NAZIONALE DEI FIRMATARI DELLA “LETTERA APERTA AL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA”

Milano, 16 aprile 2005


Cari amici,

il nostro incontro si situa in un momento particolare: a metà gennaio il governo ha presentato il decreto applicativo della “riforma” alle superiori.

Bisogna dire chiaramente ciò che il governo nasconde: se questo decreto passerà, per i nostri figli, per i nostri allievi, per le generazioni future non ci saranno più diplomi e titoli di studio validi nel mondo del lavoro e nei contratti. Gli Istituti Tecnici, riconosciuti in tutto il mondo per la loro validità, saranno soppressi e i Professionali regionalizzati, via via privatizzati e ridotti di un anno.

Ma non è tutto: un pauroso abbassamento culturale travolgerà le generazioni future: in quello che resterebbe dei Professionali le ore di lezione si ridurrebbero a 15 alla settimana, mentre nei “licei” intere materie e parti di programma sarebbero soppresse. L’esempi di “Scienze Naturali”, materia cancellata dai “licei”, non è che uno dei più macroscopici..

Nel decreto si arriva a dire che i ragazzi con una media alta potranno saltare l’ultimo anno di scuola!

Il significato di tutto ciò è chiaro: quella che è in gioco non è solo la distruzione della scuola superiore, ma la destrutturazione totale delle generazioni future, delle loro aspettative, della loro capacità di ragionare, difendersi, battersi per un vero lavoro e un vero contratto, rivendicare una vita degna, una prospettiva.

Secondo il governo, per i nostri ragazzi non deve esserci che un futuro di precarietà, di continui passaggi dal lavoro alla disoccupazione, al ricatto, allo spostamento in altre sedi, in altre città.

E’ esattamente in questa direzione e con questi fini che la “riforma” ha preso l’avvio nella scuola elementare e media quest’anno.

I primi elementi del “Dossier-denuncia” sulle conseguenze della legge testimoniano situazioni gravissime per nulla isolate: quando in una prima elementare si alternano 11 insegnanti alla settimana è chiaro a tutti quali conseguenze stia trascinando con sé la “riforma”. Quando in alcune classi si ferma il programma e si fanno giocare i bambini al posto di studiare la Rivoluzione Francese, l’Unità d’Italia, il Nazismo, il Fascismo o la Resistenza, è evidente il danno che si ripercuoterà sui nostri ragazzi.

D’altra parte, è esattamente in questa direzione di precarizzazione, destrutturazione, impoverimento culturale che si muove il disegno di legge Moratti sull’Università, contro il quale scenderanno in sciopero generale docenti, ricercatori e studenti il 2 marzo.

Questo processo non è che all’inizio: la mobilitazione degli anni e dei mesi scorsi ha permesso di resistere su alcuni punti, di limitare i danni, di difendere in molte situazioni le classi, i programmi, il Tempo Pieno, di evitare l’applicazione del “tutor”.

Non neghiamo che le difficoltà nel resistere sono sempre più grandi: come abbiamo sempre detto, scuola per scuola è impossibile resistere. Fin d’ora si annunciano, oltre al decreto delle superiori, tagli di organico, difficoltà a reperire i libri di testo “pre-riforma”, pressioni enormi per istituire il Portfolio …..

Ma è anche evidente che gli insegnanti e i genitori hanno più volte dimostrato, ancora recentemente, di volersi battere, mobilitare, resistere, aprire una prospettiva per l’abrogazione di questa legge e il ripristino di tutte le norme precedenti.

E’ per portare un contributo a questa mobilitazione, per aprire una prospettiva concreta che abbiamo lanciato a fine settembre la “Lettera Aperta al Presidente della Repubblica”.

Dopo la risposta del Presidente Ciampi di inizio dicembre e dopo aver sentito un costituzionalista, abbiamo rilanciato la campagna su un asse ben preciso: Ciampi ha il potere attribuitogli dalla Costituzione di intervenire con un messaggio pubblico alle Camere e all’intero Paese per chiedere di bloccare l’applicazione della legge e il suo intervento avrebbe un grande peso in questa situazione.

Come si ricorda nella “Lettera Aperta”, la Costituzione dice che il Presidente della Repubblica è il “garante dell’unità della nazione” . Ebbene: questa legge rimette in causa proprio questa unità.

Ciampi ha dunque un potere e una responsabilità precisi.

La nostra campagna e la nostra Assemblea Nazionale vogliono essere uno strumento perché tutte le pressioni possibili vengano fatte affinché il Presidente intervenga e usi il suo potere, perché la “riforma” sia fermata prima che sia troppo tardi.

Come abbiamo scritto al Presidente, “Noi non le chiediamo di crederci sulla parola. Il dialogo che Lei ha accettato è per noi molto importante: ci impegniamo a raccogliere i dati, le testimonianze, i fatti che stanno avvenendo nelle scuole italiane in un “Dossier” di denuncia sulle conseguenze della legge 53. Le chiediamo fin d’ora di ricevere una nostra delegazione appena questo Dossier sarà pronto, in modo che Lei possa a sua volta basarsi su fatti precisi”.

E’ evidente: più testimonianze arriveranno, più firme verranno raccolte, più persone parteciperanno all’Assemblea di Milano e più saranno le possibilità di essere ascoltati.

Nulla è giocato in modo definitivo, ma per continuare a batterci per l’abrogazione della “riforma”, per il ritiro dei decreti applicativi, abbiamo bisogno del contributo di ognuno di voi.

Nel nostro incontro di oggi abbiamo anche fatto un bilancio delle lotte dell’anno scorso. Se il decreto non è stato ritirato è anche perché non è stato proclamato per tempo dai dirigenti, quando i pericoli erano evidenti, uno sciopero generale unito di tutti i sindacati. Se la riforma è passata in Parlamento è anche perché l’opposizione non ha informato il Paese, non ha mobilitato i cittadini e i lavoratori.

Per questo, di fronte alla gravissima situazione che si annuncia con il decreto delle superiori e con il taglio di organici nella scuola Elementare e Media, la nostra riunione ha deciso di inviare una lettera ai dirigenti sindacali per dire: non c’è un minuto da perdere, l’esperienza lo dimostra, è ora, è subito che bisogna mobilitarsi, è ora, nell’unità, che si deve ottenere il ritiro del decreto. A tutti i rappresentanti politici e sindacali diciamo. sostenete la nostra delegazione, sottoscrivete e fate conoscere la “Lettera a Ciampi”, prendete posizione per l’abrogazione della “riforma”.

A tutti voi che avete raccolto firme sulla “Lettera Aperta al Presidente Ciampi”

A tutti gli insegnanti e i genitori che si battono per la difesa della scuola pubblica e l’abrogazione della “riforma” Moratti, rilanciamo l’invito:

fate conoscere i primi elementi del “Dossier-denuncia” insieme alla Lettera Aperta

diffondete e compilate la griglia per il rilevamento dati nelle scuole, tra i conoscenti. Inviateci le firme, organizzate raccolte pubbliche e nei luoghi di lavoro.

convocate le assemblee, votate mozioni che si indirizzino ai dirigenti sindacali per l’unità, per l’abrogazione della “riforma”.

A tutt’oggi 10.500 cittadini di più di 600 Comuni hanno sottoscritto la “Lettera al Presidente Ciampi”.

Iscrivetevi all’Assemblea Nazionale, assicurate la presenza da più Comuni possibile.

Per il comitato organizzativo dell’Assemblea Nazionale: Monica Bertasi (ins. Caronno-Varese),

Gabriella Daniele (genitore, Torino);

Rita Defeudis (ins e gen., Abbiategrasso, Mi);

Roberta Roberti (gen e ins, Coord. LaScuolaSiamoNoi, Parma)

Maria Grazia Sala (gen e ins., coordinatrice zona 8, Milano);

Lorenzo Varaldo (ins. coordinatore nazionale “Manifesto dei 500”)

Contatti e iscrizioni all’Assemblea Nazionale: [email protected] Sito Internet: manifestodei500.altervista.org

Print Friendly, PDF & Email