L’Appello per un”Assemblea Nazionale” dei firmatari della Lettera a Ciampi

Nell’ambito della campagna sulla “Lettera Aperta al Presidente della Repubblica”,il “Manifesto dei 500” propone a tutti i genitori, a tutti gli insegnanti, a tutti coloro che hanno raccolto firme in queste settimane il seguente

APPELLOper un’assemblea nazionale dei firmatari della “Lettera Aperta al Presidente della Repubblica” per un “Dossier-denuncia” sulle conseguenze della “riforma” Moratti da portare al Presidente Ciampi

Perché un’assemblea nazionale dei firmatari?


La Lettera Aperta è stata promossa inizialmente da un gruppo di genitori, ma fin dall’inizio la campagna si è allargata spontaneamente, agli insegnanti e a tutti i cittadini. E’ così che la Lettera ha cominciato a circolare non solo nelle scuole, ma nei luoghi di lavoro, in manifestazioni pubbliche, tra gli eletti nelle istituzioni, nei sindacati. La Lettera si rivolge al Presidente Ciampi perché in questo momento, di fronte al vero e proprio disprezzo dimostrato dal Ministro Moratti e dal governo nei confronti degli insegnanti e dei genitori, di fronte alla volontà di andare a fondo nella distruzione della scuola pubblica nonostante i primi risultati della “riforma” siano sotto gli occhi di tutti, egli può intervenire e ha quindi una responsabilità precisa.
Noi trasmetteremo al Presidente della Repubblica, che a più riprese si è espresso per la difesa dell’unità della scuola italiana come elemento indispensabile per la difesa dell’unità della Repubblica, l’aggiornamento delle firme raccolte e un primo resoconto delle conseguenze dell’applicazione della “riforma”.

Ma non possiamo fermarci qui. Non abbiamo scritto al Presidente Ciampi “per testimonianza” o “per propaganda”.

La Lettera è uno strumento di organizzazione della mobilitazione per l’abrogazione della legge e noi vogliamo prendere iniziative concrete per chiedere al Presidente della Repubblica una risposta, un impegno a riaprire la discussione in Parlamento, a farsi carico del disagio e della preoccupazione di migliaia e migliaia di famiglie. E’ in questo senso che riteniamo sia necessario fare un salto di qualità.Per questo pensiamo che si debba promuovere una delegazione al Presidente della Repubblica e che questa delegazione debba essere più rappresentativa possibile non solo delle firme raccolte, ma anche del confronto e del dibattito che sono nati intorno alla Lettera.

Al Presidente Ciampi vogliamo portare i fatti, gli esempi,la concretezza di cosa significhi fin d’ora la “riforma”.

Per esempio sappiamo di decine di classi che non hanno avuto gli insegnanti richiesti e che sono state costrette a coprire l’orario anche con 11 insegnanti che si alternano in prima elementare; sappiamo di “Portfolii” incredibili, inutili in alcuni casi, dannosi in altri, in cui si scheda il bambino o si chiede ai genitori di valutare il rendimento del figlio…; abbiamo già numerosi esempi dei risultati dei Piani di Studio Personalizzati, con classi che tornano indietro nel programma, altre che passano il tempo a giocare invece di fare storia o geografia, con sussidiari che parlano di “Regione Padano-Veneta” o sostituiscono parti dei programmi con “Come si fa la marmellata di albicocche”!
Sappiamo di famiglie che hanno dovuto portare i loro figli in scuole private, altre che hanno dovuto cambiare zona; sappiamo di pressioni fortissime sui docenti per eliminare la libertà d’insegnamento. Sappiamo che alle medie sono stati “alleggeriti” i programmi, dimezzate le ore di inglese, educazione tecnica, educazione fisica, educazione artistica e musicale, talvolta sostituendo le discipline e i programmi con generici laboratori facoltativi (di pasta del pane, di “gioco con la palla”, taglio e cucito, ecc).Intanto viene confermato che le Schede di valutazione, uguali su tutto il territorio, non verranno consegnate alle scuole e i primi documenti alternativi decisi dalle singole scuole stanno circolando e portando allo smembramento il sistema nazionale.
Sono solo alcuni esempi. Al termine delle nostra assemblea abbiamo deciso di cominciare una raccolta sistematica di questi dati, di esempi, di fatti più o meno clamorosi e gravi, da mettere in

 

un “Dossier-denuncia” che consegneremo al Presidente della Repubblica.

In questo senso vi lanciamo un primo appello: inviateci fin d’ora, per iscritto, gli esempi di cosa sta succedendo nelle vostre scuole, aiutateci a costruire il dossier (vedere modulo allegato)
E’ per confrontarci su questi punti, per definire questo “Dossier-denuncia”, per costituire la delegazione che si recherà dal Presidente della Repubblica, per valutare quali altre iniziative prendere che abbiamo bisogno di riunirci tra genitori, insegnanti e cittadini di tutto il Paese che hanno raccolto firme. Un numero ci sembra veramente significativo:

in ben 482 Comuni di tutta Italia sono state raccolte firme.

Dobbiamo ragionare, capire, organizzarci, ma fin d’ora lanciamo la proposta che l’assemblea nazionale raccolga più rappresentanti possibile dei Comuni in cui la Lettera è arrivata.
Se riusciremo a fare questo siamo certi che la Lettera al Presidente avrà un’eco ancora più grande e si diffonderà ulteriormente. Oggi, 29 novembre 2004, siamo a 7.500 firme raccolte da 482 Comuni.La campagna continua.A Torino abbiamo deciso di fare subito dopo Natale alcuni banchetti pubblici nei principali mercati A tutti voi che siete stati tra i promotori della Lettera Aperta al Presidente Ciampi, a tutti coloro che hanno diffuso la Lettera e ci hanno inviato le firme diciamo: discutete questo appello con gli altri genitori, tra i colleghi, nei comitati, nei sindacati.Organizzate banchetti in ogni Comune, in ogni scuola. Inviateci le firme raccolte.
Inviateci le vostre risposte e i vostri contributi, in modo che insieme possiamo costruire l’Assemblea Nazionale e il “Dossier-denuncia” da consegnare al Presidente Ciampi.

Torino, 29 novembre 2004, approvato all’unanimità

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