Il re è nudo, è ora di mostrarlo al Paese

Dichiarazione del gruppo organizzativo del “Manifesto dei 500”, 23 giugno 2015, indirizzata in particolare a Camusso, Furlan, Barbagallo e a tutti i sindacati della scuola

L’assemblea del “Manifesto dei 500” si è riunita ieri, 22 giugno 2015, alla vigilia della discussione in Senato del DDL-scuola.
Al termine ha deciso di indirizzarsi alla Camusso, alla Furlan, a Barbagallo e a tutti i sindacati della scuola perché di fronte alla gravità della situazione venga subito organizzata una grande manifestazione nazionale a Roma, come da settimane viene richiesto da più parti.

Da ieri sera la situazione è ulteriormente cambiata e oggi il maxi emendamento è stato presentato al Senato, con l’annuncio del voto nelle prossime ore.
Poiché da sempre vogliamo fondare la nostra azione sui fatti, ci riserviamo di leggere con attenzione il testo presentato prima di formulare un commento approfondito.

Ma fin d’ora, da una prima lettura, si può dire che Renzi esce da questo passaggio “più nudo che mai”.

Se infatti, come annunciato, la chiamata diretta dei presidi slitterà di un anno, si dimostrerà una volta per tutte che le assunzioni dei precari e degli idonei dei concorsi si possono fare con il sistema in vigore fino ad oggi e che il ricatto del “non poter fare le assunzioni se non si approva il DDL” è una pura falsità!

Ma se le assunzioni si possono fare quest’anno con il vecchio sistema, perché imporre, contro la volontà del mondo della scuola, la chiamata diretta il prossimo anno, distruggendo le basi della scuola pubblica statale? Se le assunzioni si possono fare, come sostenuto da sempre da sindacati e associazioni, che bisogno c’é di legarle ai “premi”, alle deleghe, alla fine del contratto nazionale e addirittura – udite udite – alla possibilità per le scuole di fare attività di vario tipo (comprese quelle “culturali”…) d’estate?

Il governo cede una briciola per preservare l’insieme del suo attacco alla scuola pubblica, ma così facendo entra in contraddizione, annaspa.
Più che mai è il momento di smascherarlo, più che mai è possibile far passare le assunzioni senza gli altri punti devastanti. Ma per arrivare a questo risultato non si può perdere un istante, è necessario cogliere le contraddizioni e mostrarle al Paese intero con una manifestazione nazionale. E’ questo l’appello che ribadiamo ai dirigenti sindacali.

Nel frattempo, per farci sentire con tutte le forze dai senatori, invitiamo:
a partecipare a tutte le iniziative di mobilitazione dei prossimi giorni, a Roma e in tutte le città;
a Torino, ad andare in massa al presidio di Piazza Palazzo di Città, giovedì 25 giugno, alle ore 18, organizzato nell’unità da CGIL-CISL-UIL-SNALS-GILDA-COBAS-CUB;
ad inviare a Pietro Grasso, presidente del Senato, e a più senatori possibile, tramite e.mail, facebook o twitter, un breve messaggio per dire: “Votate NO alla fiducia-ricatto, imponete una vera discussione per arrivare subito alle assunzioni degli idonei dei concorsi e dei precari senza il resto del DDL”.

“Manifesto dei 500”, 23 giugno 2015

PS: indirizzi dei senatori e di Pietro Grasso su www.senato.it

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